domenica 26 dicembre 2010

Annunciare la gravidanza

Uno dei momenti più divertenti della gravidanza è il modo con cui si decide annunciarla.
C'è chi semplicemente dice "Sono incinta!" e c'è chi libera la fantasia.
Ecco qualche idea originale.
E voi come avete fatto?
Non sono molte le volte nella vita che capita di dare questa notizia e non è solo un momento da ricordare per sempre ma un bell'aneddoto da raccontare quando sarà grande.

Si va dal ciuccio, alle scarpine nella scatola, a chiamare “nonni” i genitori, suggerisco alcune idee raccolte da racconti di amiche, dal esperienza di mia sorella e di mia zia:

-Dirlo con una fotografia. La prima preziosissima immagine del bebè fotografato durante l’ecografia è un'idea meravigliosa se si vuol comunicare in modo più tangibile delle semplici parole. Eventualmente si possono abbinare delle cartoline con la fotografia di lei con il test di gravidanza

-Dirlo con una maglietta. Ce ne sono di tutti i tipi e con ogni genere di scritta, perché non usarle anche in un'occasione come questa?


-Social network? Mano a mano che si diffonde l'uso dei social network ed entrano nella nostra quotidianità, per molti è una tentazione mandare il fatidico messaggio. Se da un lato è un modo estremamente impersonale di dare l'annuncio ad amici e familiari, abituati a visitarci online, dall'altro non c'è alcun dubbio che sia il più comodo e veloce per avvisare proprio tutti.

-Chimare lui con il suo nuovo nome. Chiamare il futuro papà non col il suo nome ma con il suo nuovo appellativo, inizialmente rimarrà sconcertato poi il sorriso è assicurato

-Fargli trovare il test sotto il piatto


-Disegno.Fare trovare la propria pancia con disegnato un bambino o per le meno esperte in disegno un faccino felice


sabato 18 dicembre 2010

Profumo di mamma

Ogni volta che accendo la radio sento almeno una canzone che mi ricorda la gioia più immensa:diventare mamme!
Oggi mentre facevo le pulizie di casa ho acceso RTL102.5 per farmi un po di compagnia...(il suono dell'aspirapolvere non è così piacevole) e zac trasmettono la canzone di Anna Tatangelo 'profumo di mamma'.
Devo ammettere che a me nè la Tatangelo nè D'alessio piacciono però quaesta canzone entra nel cuore, la dedico a voi PANCINE e PANCIOTTE e ai vostri fagiolini/e




Qui vi scrivo il testo...a me piace molto di più ascoltarle se ho il testo in mano :)





Sento qualcosa alla pancia e più tonda la guancia che cosa sarà
Oggi mi gira la testa lo stomaco è in festa chissà che sarà
Ora mi faccio un tè caldo più tardi poi scendo e vengo da te
Dopo preparo la cena con quello che c’è
Forse ho capito qualcosa sarà una sorpresa stasera per te
Qui c’è qualcuno che bussa ma non alla porta, è dentro di me
Sento la mia adrenalina salire salire ancora più su,
mentre un profumo di mamma si ferma quaggiù
RIT:già sento battere il suo cuore arriva il frutto dell’amore
è un principino da cullare e poi la notte coccolare
sarà bello come il sole, spero che somigli a me, lo sai che sono bella più di te.

Faccio uno squillo alla mamma le dico che nonna al più presto sarà
sto già pensando al suo nome, ma quello del nonno non credo che avrà
anche se poi non è biondo, il bambino più bello del mondo sarà
quando comincerà a dire mamma e papà

RIT: già sento battere il suo cuore arriva il frutto dell’amore
e il suo pianto naturale sarà musica speciale
la catena per legare questo amore sempre più
se vuoi adesso puoi sentire
..battere il suo cuore il nostro frutto dell’amore è un principino da cullare e poi la notte coccolare

quella stella da seguire nel cammino insieme a me, il gioco da dividere con te..

per ore ed ore nell’amore e nel dolore nella vita che più vita ora c’è

RIT: già sento battere il suo cuore arriva il frutto dell’amore
è un principino da cullare e poi la notte coccolare
sarà bello come il sole, spero che somigli a me, lo sai che sono bella più di te.

sabato 11 dicembre 2010

in te nek

Pubblico qui il testo e la canzone di Nek "In Te" scritta nel 1993 contro l'aborto.
A me piace moltissimo vorrei dedicarla a tutte le ragazze, donne che hanno paura di non farcela da sole a crescere un bambino e quindi abortiscono.
Lui è una parte di VOI, avete una vita che cresce dentro di VOI, lui dipende da VOI


Risalirò col suo peso
sul petto
come una carpa il fiume
mi spalmerò
sulla faccia rossetto
per farlo ridere
per lui poi comprerò
sacchetti di pop-corn
potrà spargerli
in macchina
per lui non fumerò
a quattro zampe andrò
e lo aiuterò a crescere

lui vive in te
si muove in te
con mani cucciole
è in te
respira in te
gioca e non sa
che tu vuoi buttarlo via

Gli taglierò
una pistola di legno
gli insegnerò a parlare
la sera poi con noi due
farà il bagno
e vi insaponerò.

Per lui mi cambierò
la notte ci sarò
perché non resti solo mai
per lui lavorerò,
la moto venderò
e lo proteggerò, aiutami.

Lui vive in te
Lui ride in te
o sta provandoci
è in te, si scalda in te
dorme o chissà,
lui sta già ascoltandoci.

Lui si accuccerà
dai tuoi seni berrà
con i pugni vicini
tra noi dormirà
e un pò scalcerà
saremo i cuscini noi due.
Con gli occhi chiusi lui
la vita afferra già
il figlio che non vuoi
è già con noi.

Lui vive in te si culla in te
con i tuoi battiti
è in te
lui nuota in te
gioca chissà...
è lui il figlio
che non vuoi

C

Guardate questo video è stupendo...

Guardate questo video è stupendo...


Le parole iniziali arrivano dirette al cuore, la musica accompagna la dolcezza delle immagini

Insomma...ADORO QUESTO VIDEO!!!


lunedì 6 dicembre 2010

Aborto in diretta



Collegato al precedente intervento inserisco questo video che spiega in cosa consiste l'aborto.
Non so voi, a me ha fatto piangere

Cos'è l'aborto?

Oggi mi sono ritrovata a guardare un video sul aborto e mi sono accorta che oltre al fatto di sapere che consiste nell'interruzione di una gravidanza non sapevo nulla in più allora mi sono documentata e ora documento anche voi care mammine :)


In cosa consiste l'aborto procurato? Quali tecniche vengono utilizzate?
L'aborto procurato asporta tutto quanto si trova nell'utero (feto, placenta e rivestimento) riportando l'organismo alla condizione di non gravidanza.
A seconda delle dimensioni raggiunte dal feto si impiegano metodi diversi, quali:

Aspirazione endometriale

Detta anche regolazione mestruale o aborto preventivo (eseguito prima di verificare la gravidanza), e impropriamente "estrazione mestruale." 
Quando si esegue: a partire dal momento in cui cadono le mestruazioni e fino alla diagnosi positiva di gravidanza (4-6 settimane dopo l'ultima mestruazione). Il metodo: attraverso il collo dell'utero, senza dilatarlo, si inserisce nell'utero una cannula flessibile di plastica, la cui estremità è fissata a una fonte di suzione - una pompa elettrica o meccanica, o, nella gravidanza precocissima, una siringa - che risucchia delicatamente i tessuti nella parete uterina, ossia l'endometrio o rivestimento cresciuto durante le quattro settimane del ciclo mestruale, e, se la donna è incinta, la particella di tessuto fetale.
L'operazione dura pochi minuti e provoca qualche crampo, che passa subito: l'anestesia (locale) si rende raramente necessaria.
Origini del metodo: il tubo flessibile è un buon esempio di ricerca medica compiuta dalla donna per la donna. E' una tecnica sperimentata in gran parte dalle donne del Movimento di self-help al centro sanitario femminista di Los Angeles, che compiendo esperimenti all'interno del gruppo hanno elaborato strumenti e tecniche sicuri per asportare il rivestimento dell'utero nel momento in cui cadono le mestruazioni.
Il procedimento, compiuto su queste basi sperimentali, è detto estrazione mestruale e ha lo scopo di risparmiare alla donna il fastidio o la sofferenza del periodo mestruale, e in questo contesto non è inteso come un aborto. Sono necessarie ulteriori ricerche per sapere se l'estrazione del rivestimento uterino a ritmo mensile non ha conseguenze. 
Disponibilità: come metodo di aborto preventivo, eseguito in previsione di un'eventuale gravidanza, è stato adottato da molti consultori femminili e da alcuni gabinetti medici, ma non è molto diffuso al momento.Rischi e complicazioni: non disponiamo ancora di molti dati, ma rischi, complicazioni ed effetti collaterali sembrano ridottissimi.
La flessibilità del tubo significa minor rischio di ledere o perforare l'utero. Poichè non richiede la dilatazione del collo dell'utero, il rischio di pregiudicare la sua funzione nelle gravidanze successive è minore che nell'aborto in una fase più avanzata. 
Vantaggi: può essere eseguito da personale paramedico addestrato; elimina le spese e l'attesa degli esami di gravidanza; le complicazioni sono minime; richiede poco tempo; è relativamente economico; dà alla donna immediato sollievo psicologico. Svantaggi: in molti casi può essere eseguito inutilmente: molte donne con un ritardo di una settimana nelle mestruazioni non sono di fatto incinte.
In secondo luogo, forse perchè il tessuto fetale a questo stadio è così minuto, è difficile avere la certezza che è stato rimosso, e a volte infatti la donna resta incinta.
Per questo pur trascurabile rischio, conviene compiere un test di gravidanza a circa una settimana di distanza. 
Controindicazioni: l'aborto preventivo non andrebbe forse praticato a chi ha un gruppo sanguigno Rh negativo, per la remota possibilità di isoimmunizzazione.
Aborto molto precoce (detto anche evacuazione uterina precoceQuando: si esegue dopo un test positivo di gravidanza, fino a 7-8 settimane dopo l'ultima mestruazione. Dove: in uno studio medico o in ospedale. Metodo: uguale al precedente. Non si ha dilatazione cervicale; si usa un tubo flessibile.
Durante queste prime settimane di gravidanza solitamente non si ricorre al metodo più comune della dilatazione ed evacuazione, perchè in questo primo periodo l'apertura del collo dell'utero è molto stretta, e tale metodo, che richiede un tubo non flessibile e la dilatazione del collo dell'utero, ha un tasso di complicazioni leggermente più alto. 
Disponibilità: non è ancora molto diffuso. Sovente si chiede alla donna di aspettare la 7'-8' settimana dopo l'ultima mestruazione per poterle praticare la dilatazione ed evacuazione. Rischi e complicazioni: gli stessi del precedente. Vantaggi: complicazioni minime; perdita di sangue ridotta; costo relativamente basso; rapido sollievo psicologico; può essere eseguito da personale addestrato. Svantaggi: lo stesso lieve tasso di fallimento del precedente. Controindicazioni: le stesse del precedente.
Dilatazione ed evacuazione (detta anche aspirazione
Quando: 
da 7 a 12 settimane dall'ultima mestruazione.Dove: studio medico, ospedale o ambulatorio.Metodo: viene dilatato l'orifizio del collo dell'utero fino a farvi penetrare l'estremità (vacurette) di un tubo non flessibile; estremità che può misurare fino a 12 mm, a seconda dell'estensione della gravidanza e delle dimensioni del tessuto fetale.
Nella vagina, l'altra estremità viene attaccata a un tubo flessibile collegato all'aspiratore, una pompa elettrica o a volte meccanica.
La suzione dell'aspiratore stacca il tessuto fetale dalle pareti uterine e le risucchia attraverso il tubo depositandole in un contenitore all'interno dell'apparecchio.
Il procedimento dura una decina di minuti. 
Rischi e complicazioni: qualche rischio di perforazione, infezione, emorragia, aborto incompleto. Vantaggi: rapido e facile da eseguire, può essere affidato a paraprofessionisti; tasso ridottissimo di complicazioni; poco doloroso per la maggior parte delle donne; relativamente poco costoso; praticato quasi dappertutto. Svantaggi: tasso di complicazioni leggermente più elevato che per l'aborto molto precoce. Disponibilità: è il metodo più comunemente usato.
Dilatazione e raschiamento

Quando: 
da 8 a 12 e a volte 15 settimane dall'ultima mestruazione. Dove: di solito in ospedale, perchè richiede l'anestesia generale.
Disponibilità: si tratta di un intervento ginecologico corrente in caso di sterilità, irregolarità mestruali persistenti, perdite eccessivamente forti.
Un tempo era il metodo più usato nell'aborto durante il primo trimestre; ora è sostituito dal metodo per aspirazione, che è più veloce, più facile e leggermente più sicuro e che si può eseguire sotto anestesia locale.
A un medico privato che raramente esegua aborti, il metodo del raschiamento sembrerà forse più familiare.
A volte tale metodo viene impiegato anche a 15 settimane dall'ultima mestruazione, perchè, sebbene meno sicuro dell'aborto entro le 12 settimane, ha un tasso di complicazioni e di mortalità più ridotto dei procedimenti descritti sotto.
Per chi è incinta da 13 settimane, questo metodo consente un sollievo emotivo assai più forte che aspettare fino alle 16 settimane necessarie all'aborto indotto. 
Metodo: viene dilatato il collo dell'utero come per l'aspirazione, ma solitamente in misura maggiore.
Dopo la dilatazione il medico stacca il rivestimento uterino con la "curette," un anello metallico con un manico lungo e sottile, e rimuove il tessuto fetale col forcipe. 
Rischi e complicazioni: perforazione, infezione, emorragia. Perdita di sangue un po' più abbondante che nella dilatazione ed evacuazione. Vantaggi: rispetto al metodo per aspirazione, nessun vantaggio dalle 7 alle 12 settimane; da 12 a 15 è l'unico metodo praticato correntemente. Svantaggi: maggior dilatazione, emorragia più forte, anestesia totale, costo elevato: tutti punti a sfavore di questo metodo, entro le 12 settimane, rispetto al metodo per aspirazione.
Travaglio indotto con infusione intra-amniotica: di soluzione salina, di prostaglandine. Detto anche aborto tardivo

Quando
: da 16 a 24 settimane dall'ultima mestruazione.Dove: in ospedale.Metodo: quando la gravidanza arriva a 12-15 settimane l'utero si dilata e si inclina e le sue pareti si fanno più sottili, delicate e spugnose, così da rendere più facile, con il metodo dell'aspirazione e del raschiamento, la perforazione e le forti emorragie, mentre il feto diventa troppo grosso per poterlo asportare con tali sistemi. Dopo 16 settimane si preferisce perciò provocare il travaglio così da indurre l'aborto tramite il processo naturale delle contrazioni uterine e della dilatazione cervicale, come nel parto normale. Nel sacco amniotico che circonda il feto viene iniettata ("istillata") una soluzione che provoca l'aborto. (Questo metodo non si può impiegare prima delle 16 settimane perchè il sacco amniotico non è ancora abbastanza grande da poterlo localizzare con precisione). Alcune ore dopo le contrazioni fanno dilatare il collo dell'utero ed espellere il feto con la placenta.
Fino a poco tempo fa la soluzione più usata era una soluzione salina ipertonica; di recente però l'FDA ha approvato la prostaglandina f,2, una sostanza affine agli ormoni che si trova in quasi tutti i tessuti organici e che appare per natura nel corpo femminile al momento del parto dopo una gravidanza portata a termine. 
Rischi e complicazioni: più alti che nell'aborto precoce. Con la soluzione salina è presente un lievissimo rischio di shock o disturbo della coagulazione .
Sia con tale soluzione che con le prostaglandine è possibile un'emorragia (10 su 1000 aborti con soluzione salina), la ritenzione della placenta (40 su 1000 con soluzione salina, di più con le prostaglandine), infezioni.'
Controindicazioni: per la soluzione salina, disturbi al fegato o ai reni, scompenso cardiaco, ipertensione, anemia falciforme. Per le prostaglandine, episodi di convulsioni, epilessia, asma. 
Vantaggi:
 più sicuro dell'altro metodo di aborto tardo, l'isterotomia Svantaggi: dal punto di vista medico, un tasso più elevato di rischi e di complicazioni che nell'aborto precoce; dal punto di vista emotivo, può essere un'esperienza straziante.
Partorire un feto morto è angoscioso sia per la donna che per chi l'assiste, e partorire un feto vivo, come può avvenire con le prostaglandine e con maggior probabilità più la gravidanza procede, è ancora più angoscioso. 1 costi inoltre sono elevati.
Disponibilità: non è praticato largamente: gran parte dei medici e delle cliniche preferiscono non proporlo a causa degli svantaggi elencati sopra. Anche quando viene impiegato, questo metodo è solitamente riservato alle gravidanze sotto le 20 settimane.
Isterotomia 
Quando: può essere praticata a partire dalle 10 settimane di gravidanza, ma di solito è riservata alle gravidanze da 16 a 24 settimane. E' di impiego molto raro. Dove: in clinica, perchè è un intervento impegnativo. Perchè: serve nei casi in cui il metodo precedente è controindicato, o è stato già tentato varie volte senza successo. 
Metodo: come un taglio cesarco. Il feto viene estratto attraverso una pic- cola incisione nell'addome, praticato di solito sotto la linea dei peli del pube.Rischi e complicazioni: ha il più alto tasso di complicazioni e di mortalità di tutte le altre tecniche abortive; rischi ulteriori derivano dall'anestesia generale, che è necessaria. Non compromette però il sistema riproduttivo (a differenza dell'isterectomia, con la quale non va confusa).



Ps: scusate volevo inserire delle immagini attinenti l'argomento come faccio sempre ma non ci sono riuscita, le immagini relative all'aborto sono troppo crude, non ce la faccio, mi si riempiono gli occhi di lacrime.
Se volete cmq vi lascio il link dove potete trovare qualcosa. Scusate ancora :(

mercoledì 24 novembre 2010

Giornata mondiale dei bimbi

Probabilmente sono un pò in ritardo nel postare questo post, ma ho avuto esami durante la settimana quindi non sono entrata :(

il 20 novembre è stata la giornata mondiale dei nostri pupi, qui di sotto posto un testo che ne parla (da notare che è stato scritto il giorno stesso della festa).

" Si festeggia oggi l’anniversario della carta dei Dirittti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il 20 novembre del 1989, infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha promulgato la Convenzione dei Diritti, il Trattato più ratificato nella Storia dell’umanità. In Italia è diventato Legge (la 176/91) 19 anni fa. L’adesione al trattato ha trasformato i diritti di bambini e ragazzi in obbligo legale, oltre che morale.
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è una delle parti fondamentali della Dichiarazione dei Diritti Umani. Tutelare i bambini e gli adolescenti significia tutelare il loro futuro. Questa giornata vuole quindi essere un momento di riflessione, privata e istituzionale, su quanto si sta facendo e quanto resta ancora da fare per trasferire questi diritti dalla carta alla vita reale.
Alla base dell’anniversario di domani c’è anche una ricerca durata 13 anni e presentata nel libro:‘Infanzia da difendere. A tutela dei diritti dei bambini’ di Carletta Viotto. Il testo è stato presentato per la prima volta il 23.06.2008 presso la Camera dei Deputati e richiama l’attenzione sulle tante violenze che l’Infanzia subisce quotidianamente. Lo scopo è spingere gli adulti  a tutelare i più piccoli da ogni sopruso, dando loro la possibilità di preparare con serenità il loro domani.
Diritto alla casa, a una famiglia, all’istruzione, alle cure sanitarie: questi sono solo alcuni dei punti più importanti su cui occorre lavorare. Recentemente, lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha posto l’accento sulla necessità di considerare pripritari i diritti dei minori. Persino le autorità religiose, il Papa in primis, esprimono preoccupazione per la situazione attuale di crisi, economica e sociale, in cui versano molte famiglie.
C’è da sperare che questa giornata possa simbolicamente rappresentare un nuovo inizio per il corso della politica, con una maggiore attenzione alle necessità dei più piccoli (che, in quanto “non votanti”, spesso vengono assai poco considerati). "


Un altra cosa carina che volevo sottolineare è quello che è avvenuto nello spazio del web ormai più gettonato tra i ragazzi ossia FACEBOOK, anche li è stata ricordata questa giornata cambiando le solite foto del profilo con immagini di cartoni animati.



sabato 13 novembre 2010

Quale è l'età giusta per diventare mamma?

Mi sono sempre posta una domanda è meglio concepire un bebè a 20 anni, quando si è nel pieno delle forze? O è meglio aspettare i 40 anni, quando ormai la carriera è sistemata’e si è raggiunta una maggiore maturità e consapevolezza?O forse trovare una via di mezzo?
Ho trovato un articolo su “nostro figlio” che parlava proprio di questo assieme a Enzo Esposito, responsabile della Sezione di Ostetricia dell’Ospedale di Lugo (RA) e past-president dell’Associazione Scientifica Andria (un'associazione che si occupa di tutela della maternità) e ho voluto portare qui un pezzo del contenuto

20 anni: più incoscienza e meno paure
La gravidanza è un fatto del tutto personale ed ogni donna dovrebbe sentirsi libera di decidere quando mettere al mondo un figlio, disse Frédérick Leboyer, ginecologo francese considerato il precursore del metodo del cosiddetto parto dolce
A 20 anni l’attesa di un bebè viene affrontata in genere con una certa incoscienza, inconsapevoli dei cambiamenti che l’arrivo di un bambino porterà nella propria vita: un atteggiamento che può essere positivo, poiché consente di vivere i nove mesi con più gioia e spensieratezza, senza farsi assillare da ansie eccessive.
D’altro canto, la donna si trova a diventare mamma in un’età in cui si sente ancora figlia, e questo potrebbe disorientarla e farla sentire impreparata ad assumersi le responsabilità che una maternità comporta. Spesso però in questa fase si può contare ancora su una nonna giovane e in forze, propensa ad accollarsi parte dell’accudimento del bebè!

30 anni: una scelta ragionata
A 30 anni di solito la scelta è stata ben calibrata, tra le esigenze professionali e il desiderio di realizzarsi come mamma. Proprio perché è stata una scelta ragionata, la donna vorrebbe che tutto fosse perfetto e questo la può portare a caricare di ansie eccessive l’evento della maternità. In più, possono aggiungersi timori per gli scombussolamenti che un bebè porterà inevitabilmente nella vita quotidiana, finora così ‘organizzata’ e libera da condizionamenti.
A 30 anni, però, la coppia si rende conto di poter anche rinunciare ad alcune libertà che prima sembravano irrinunciabili, come le serate in discoteca con gli amici o i viaggi (che però, con certi criteri, si possono fare ancora tranquillamente!) ed affronta entusiasta la lieta novità.

40 anni: ogni momento diventa speciale
A 40 anni l'investimento emotivo della donna è maggiore rispetto a una ragazza di vent'anni che ha tutta la vita per provare ad avere bambini. A quest’età probabilmente la maternità viene ‘assaporata’ di più: di solito si tratta di una gravidanza desiderata, magari dopo aver atteso per lungo tempo, quindi ogni attimo viene vissuto come speciale, proprio perché si sa che forse non ve ne saranno altri.
Dal punto di vista professionale, la donna ha ormai raggiunto alcuni punti fermi e può concedersi di dedicarsi finalmente a se stessa. Diventare mamma a 40 anni, infine, può dare alla donna una carica ed un’energia che credeva perdute, farla sentire ringiovanita, ‘coetanea’ di tante mammine che hanno almeno 10-15 anni meno di lei.

“Naturalmente stiamo facendo delle generalizzazioni e ogni donna può vivere questo periodo con uno stato d’animo tutto suo, a prescindere dall’età in cui il lieto evento si verifica” commenta Esposito. “Un ruolo importante infatti giocano fattori sociali, culturali, economici e il vissuto familiare. Ma soprattutto conta la maturità della coppia: un figlio si fa in due, e se la coppia è solida ed entrambi si sentono pronti ad accogliere l’arrivo di un bebè, ogni età è quella giusta”.

Voi cosa ne pensate? Secondo me l'età giusta è quando la donna si sente pronta e quando sa di avere le possibilità economiche per potere mantenere il nuovo arrivato.

venerdì 5 novembre 2010

Benvenute/i

Benvenute/i
Questo blog è nato da un lavoro per l'università che poteva affrontare vari argomenti, io ho deciso di soffermarmi sul dono più bello che la vita può darti:un bambino e quindi sulla la gioia di diventare mamma.
Io mi chiamo Francesca e studio per diventare educatrice al nido.
Spero di passare un bel periodo in vosta compagnia, ogni intervento è ben accetto io penso che le sfaccettature che ogni persona ha aiutano ad arricchirci